Il Difensore regionale svolge anche la funzione di Garante dei detenuti. In tale veste, può supportare le persone ristrette nella libertà personale, i loro familiari, gli enti e le associazioni che operano in campo penitenziario in alcuni ambiti specifici.
Il suo compito è quello di tutelare i diritti dei detenuti e delle persone ristrette, in particolare in materia sanitaria, nell’ambito della formazione professionale e dell’inserimento lavorativo.
Assistenza sanitaria
- assistenza ordinaria, farmaceutica e specialistica prestata attraverso le ASL e le aziende ospedaliere;
- interventi di prevenzione sanitaria, compresi gli interventi di profilassi delle malattie infettive;
- azioni volte a promuovere il miglioramento delle condizioni dei soggetti con invalidità congenita o acquisita e l’attività di riabilitazione;
- carta dei servizi sanitari per le prestazioni di assistenza ai detenuti; tossicodipendenze.
Formazione professionale
- coinvolgimento attivo di operatori esterni al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria.
Inserimento lavorativo
- avvio o sviluppo di attività di orientamento, consulenza e motivazione al lavoro;
- la promozione e il sostegno a progetti, anche sperimentali, volti a favorire la partecipazione di persone sottoposte a misure privative e limitative della libertà personale a progetti di imprenditorialità sociale;
- accesso a forme di incentivazione (quali borse-lavoro), a tirocini, abbattimento degli oneri previdenziali.
Rapporti con le famiglie
- gli interventi e i progetti, intra ed extra murari, volti a mantenere e rafforzare i legami dei detenuti con i membri della propria famiglia, con particolare attenzione alla tutela del ruolo parentale e della relazione figli-genitori.